Vāyu by KRISHNAMURTI
Krishnamurti
Giovanni Lami & Lorenzo Abattoir
Side A recorded live in Torino 16/12/21.
Side B recorded in Ravenna during Summer 2021.
All material mixed & edited in Spring 2022
Inspired by the book ''Lanciato Dal Pensiero'' by Renè Daumal
Mastered by Riccardo Mazza
Artwork: Zulhate
DIODRONE 097
Tracklist
| 1. | A Dhvani [live] | 14:16 |
| 2. | Radici in alto / Freccia non sull'arco / Rami in basso | 14:17 |
Credits
released November 25, 2022
Krishnamurti è un progetto elettroacustico basato sull'uso della Shruti box [strumento tradizionale indiano] sul quale i due sound artist Giovanni Lami (fondatore di MU insieme a Glauco Salvo ed Enrico Malatesta) e Lorenzo Abattoir (fondatore del collettivo Mare di Dirac) hanno eseguito uno studio sonoro individuale unendo poi le rispettive conoscenze in una collaborazione dal forte approccio performativo.
Śruti (devanāgarī: श्रुति; significa "ascoltato"), è la conoscenza udita al principio dei tempi e trasmessa oralmente dalla casta sacerdotale dei brahmani.
Il nuovo lavoro Vāyu (dal sanscrito वायु) significa letteralmente aria, vento e prende ispirazione dagli scritti di René Daumal raccolti nel libro "Lanciato dal pensiero".
Krishnamurti è un progetto elettroacustico basato sull'uso della Shruti box [strumento tradizionale indiano] sul quale i due sound artist Giovanni Lami (fondatore di MU insieme a Glauco Salvo ed Enrico Malatesta) e Lorenzo Abattoir (fondatore del collettivo Mare di Dirac) hanno eseguito uno studio sonoro individuale unendo poi le rispettive conoscenze in una collaborazione dal forte approccio performativo.
Śruti (devanāgarī: श्रुति; significa "ascoltato"), è la conoscenza udita al principio dei tempi e trasmessa oralmente dalla casta sacerdotale dei brahmani.
Il nuovo lavoro Vāyu (dal sanscrito वायु) significa letteralmente aria, vento e prende ispirazione dagli scritti di René Daumal raccolti nel libro "Lanciato dal pensiero".
License
All rights reserved.
Nato in seguito a una denuncia, il termine Diodrone suonò subito come qualcosa di incompreso, allo stesso tempo blasfemo e potente come un punto di rottura. Sotto questa parola suoni e arti diverse trovano un riparo accogliente e vi si riuniscono come una congrega, o come una famiglia di emarginati. Una terra di nessuno in cui progetti sperimentali coesistono e ballano insieme sotto stelle scure.